SERVIZI
Comunità La Nostra Locanda
Comunità ad alta protezione (SRP2.1.CPA): 20 posti letto
Via G. Marconi 46/48 – 20069 Vaprio d’Adda (MI)
Tel. 02 90 95 334
E-mail: lanostralocanda@levelemilano.it
Medico Responsabile: Dott.ssa Marta Elisa Scalvini, Medico Psichiatra
Coordinatrice: Dott.ssa Lucia Viscardi, Psicologa, Psicoterapeuta
La nostra Locanda è una comunità ad alta protezione pensata per ospitare prevalentemente pazienti con disturbi di personalità. Nell’attualità circa la metà degli ospiti ha tale diagnosi.
Questi pazienti sono spesso ritenuti difficili a causa di un generalizzato disadattamento, che in ambiente terapeutico si estrinseca in difficoltà a chiedere aiuto, a relazionarsi e a comunicare con gli operatori in funzione di un’alleanza terapeutica.
L’intervento terapeutico è finalizzato a promuovere un rafforzamento dell’Io che consenta ai pazienti di tollerare meglio l’ansia e di ottenere un miglior controllo degli impulsi, un’integrazione delle parti scisse di sé e dell’oggetto, per raggiungere tale obiettivo è fondamentale fornire un’esperienza relazionale significativa.
L’ambiente comunitario sarà quindi caratterizzato da empatia e coerenza, capace quindi di sostenere le risorse, ma anche con caratteristiche di contenimento, necessarie per creare un senso di sicurezza e protezione.
La comunità “La nostra Locanda” è una grande struttura attivata nel 2005 e composta da tre piani ed un seminterrato. è situata vicino al centro del Comune di Vaprio d’Adda, a pochi metri da tutti i servizi essenziali. I servizi sanitari del territorio di Vaprio, Trezzo e Vimercate vengono utilizzati per le necessità sanitarie generali o urgenti (prelievi, controlli, visite, ecc…).
In passato questo immobile ospitava un albergo con pub, si è cercato di mantenere il più possibile le caratteristiche originarie e gli spazi sono stati così suddivisi:
● il seminterrato viene utilizzato in parte per le attività lavorative (assemblaggio) e in parte per le attività socio-riabilitative (laboratorio di arteterapia, biblioteca, stanza pc);
● il piano rialzato è diventato l’area dell’intrattenimento. è composto da un ampio salone che funge anche da sala pranzo, un’area bar-salotto, una cucina attrezzata, due bagni ed uno studio per gli operatori;
● al 1° piano da un lato vi sono lo studio medico e l’infermeria, con un bagno assistito e dall’altro un appartamento con 4 camere, 2 bagni, un salone ed una cucina abitabile.
Gli ospiti inseriti usufruiscono appieno di tutti i servizi offerti dalla comunità ad alta protezione, ma hanno la preziosa possibilità di partecipare attivamente alla gestione di questo appartamento rinominato “Cristallo” dagli ospiti stessi. La scelta del nome nasce dal duplice aspetto di splendore e fragilità che caratterizza tale elemento e che a loro avviso ben li rappresenta.
Gli ospiti si occupano della cura degli spazi personali e comuni, supportati da personale ausiliario, gestiscono le provviste alimentari e i beni di consumo forniti settimanalmente, preparano e consumano colazione, merenda ed alcuni pasti in completa autonomia.
Questo spazio è pensato per permettere ad alcuni ospiti di sperimentare le loro capacità di autonomia prima delle dimissioni, per evitare possibili future delusioni.
L’obiettivo generale è quello di creare un ambiente che, pur mantenendo le caratteristiche di protezione, contenimento ed empatia, sia sufficientemente rappresentativo della complessità della realtà esterna nella quale la persona dovrà armonicamente reintegrarsi.
● al 2° piano ci sono 8 camere, doppie e singole, tutte con bagno e doccia.
Grandi terrazzi circondano la casa.
Comunità Villa Gatta
Comunità ad alta protezione (SRP2.1.CPA): 20 posti letto
Via XXV Aprile 22/24, 20056 Trezzo sull’Adda (Milano)
Tel. 02 90 91 857
E-mail: villagatta@levelemilano.it
Medico Responsabile: Dott.ssa Alessandra Pozzi, Medico Psichiatra
Coordinatrice: Dott.ssa Susanna Strepponi, Psicologa
La Comunità “Villa Gatta” è stata attivata nel luglio 1998 e ospita 20 persone. Si trova nel cuore di Trezzo sull’Adda, cittadina che offre numerose attrattive naturalistiche e culturali come oasi WWF, percorsi sul fiume Adda, parchi, il castello visconteo oltre alla biblioteca e ai mercatini che si tengono nel centro storico, inoltre, sono buoni i collegamenti pubblici con Milano e Bergamo. I buoni rapporti con l’amministrazione comunale permettono un lavoro in rete che consente la partecipazione a progetti culturali e ad altre iniziative locali.
La comunità è costituita da una villa di due piani, dotata di un giardino di circa 500 mq.
Al piano superiore ci sono alcune stanze degli ospiti, il salone da pranzo, la cucina e lo studio medico, l’intero piano è circondato da un ampio terrazzo.
Al piano inferiore si trovano le altre stanze degli ospiti, il soggiorno, lo studio infermieristico ed il portico. Inoltre, Villa Gatta dispone di ulteriori spazi per attività riabilitative e lo studio operatori.
Un punto di forza di Villa Gatta deriva anche dalla sua ubicazione, che permette agli ospiti di essere integrati nel tessuto cittadino, evitando in tal modo rischi di isolamento e di emarginazione.
Villa Gatta nell’attualità accoglie in prevalenza soggetti che soffrono di disturbi psicotici.
Tenendo conto delle specificità individuali gli obiettivi principali che ci prefiggiamo con i nostri ospiti, sono i seguenti:
- riacquisizione delle abilità di base rispetto alla cura di sé e degli ambienti di vita;
- integrazione e partecipazione al gruppo comunitario quale base per evolvere e consolidare le
abilità interpersonali;
- capacità di rispettare rispettare l’altro, le regole, tollerare tempi di attesa e limiti, collaborare
con gli altri ed essere capaci di mantenere gli impegni;
- riconoscimento ed espressione della sintomatologia affinché possa essere compresa e gestita:
l’obiettivo è il raggiungimento di un equilibrio dove il sintomo sia portatore di significati integrati nel soggetto;
- valorizzazione delle proprie potenzialità per accrescere l’autostima, il senso di adeguatezza e
l’accettazione di sé;
- comprensione dei propri limiti nell’accezione positiva di comprendere meglio le situazioni
nelle quali è importante chiedere aiuto, e dei margini di crescita;
- capacità di tollerare la frustrazione e mantenere la giusta distanza interpersonale, soprattutto
con le figure di attaccamento;
- muovere i primi passi nell’area della gratificazione e del piacere, spesso vissuta come
pericolosa o con modalità impulsive.
Per il raggiungimento di tali obiettivi è per noi fondamentale fornire un clima comunitario sereno e protettivo che consenta al paziente di ridimensionare il senso di solitudine e di stigma sociale.